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  • Writer's pictureLUDOVICA NERI

ERNESTO THAYAHT

L'inventore della tuta


Ernesto Thayaht è dai più conosciuto per essere stato, nel 1919, l’inventore della tuta, abito universale indossabile da tutti.

Il nome ‘tuta’ è un adattamento del francese tout-de-même, “tutti uguali”, e fa inoltre riferimento alla forma a “T” della stessa.

La tuta fu un indumento del tutto nuovo per semplicità di taglio e realizzazione, fatta di materiali economici. La gente aveva bisogno di rinnovarsi, aveva bisogno di rinnovare il proprio vestiario, ma non c’erano i mezzi per le stoffe pregiate, così Thayaht utilizzò tessuti in canapa per la realizzazione del nuovo indumento.

Guardando il modello, la tuta si presentava con quattro tasche sulla parte anteriore e poteva essere portata con una cintura in vita.

Accompagnata da una giacca e un cappello. Non necessitava di bottoni o cerniere.

La versione femminile, richiamava il vestito a sacco e come quella maschile poteva essere accompagnata da una cintura o meno e poteva essere anche bordata.

Questo indumento non era pensato esclusivamente per il lavoro, ma per “vestire il giorno e la sera” delle attività umane in ogni stagione. Un capo unisex adatto ad ogni contesto o circostanza, che soddisfa le esigenze maschili e femminili per la semplicità e praticità del modello.

Fu, però, dal fatidico incontro con Madeleine Vionnet a Parigi in poi che sono sbocciati tutti i suoi studi e i progetti che hanno reso famoso nel mondo il concetto di moda e creatività sartoriale e di design made in Italy.


Ludovica Neri

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